Vale sempre la pena imparare una nuova lingua
Perché imparare una nuova lingua
Capirsi con gli altri non è facile, ognuno ha un proprio mondo, una propria mappa mentale, dettate dalla propria esperienza. Se poi dobbiamo farlo in una lingua che è diversa dalla propria, il tutto si complica!
Non è solo una questione di essere capaci di parlare in lingua straniera
È proprio quando vogliamo capirci con le persone che parlano una lingua diversa dalla nostra, che pensiamo che l’unica cosa da fare è quella di fare un corso di lingua per impararla. E allora iniziamo a studiarla, a frequentare un corso strutturato o la studiamo da autodidatti. Ci mettiamo in azione con la formazione per impararla col vantaggio e il risultato che poi iniziamo a parlarla. E l’unica ragione che ci spinge a farlo è capirsi con l’altro, è essere in grado di parlare la sua lingua.
I nostri obiettivi finali, poi, possono essere differenti, possono essere personali, professionali, sociali, vari insomma. Già, questa è la prima considerazione, quella più scontata.
È un’opportunita’ di crescita
C’è qualcosa, però, che non consideriamo subito perché parlare un’altra lingua significa molto altro: significa apprendimento, che vuol dire cambiamento e che, a sua volta, vuol dire opportunità!
Opportunità per noi stessi, magari per la nostra azienda o per la nostra comunità!
Se dunque il cambiamento è apprendimento e viceversa, allora l’apprendimento è soprattutto crescita!
Pensiamo ai vantaggi che possiamo avere se parliamo un’altra lingua:
Siamo in una città straniera? Non ci sentiamo forse più sereni perché non abbiamo difficoltà di comunicazione? Dobbiamo affrontare un colloquio in lingua inglese? Non abbiamo forse più opportunità di essere presi? Vogliamo vendere un prodotto oltre i confini territoriali? Non è forse più probabile che il mio business migliori? Vogliamo creare un team internazionale che si senta coinvolto e facente parte di un unico gruppo di lavoro? Non è forse più semplice scegliere una sola lingua che faccia da collante?
Il reale bisogno: la comprensione, la connessione
E allora, cosa succede in questi casi? Quale è il bisogno reale che ci spinge ad imparare l’inglese, francese, tedesco o altro?
È il bisogno di connessione, di relazione, di comprensione, per avere maggiore probabilità di successo nell’ottenimento del nostro obiettivo finale. La competenza linguistica diviene quindi il mezzo per le opportunità di crescita, che non possono accadere senza connetterci con l’altro. Possiamo funzionare se ci comprendiamo, ma possiamo costruire qualcosa di grande se ci connettiamo con l’altro. E’ questo il motivo per cui si parliamo di investimento nella formazione linguistica.
La competenza linguistica: hard skill o soft skill
La competenza linguistica: è una hard skill oppure una soft skill?
Ora, esiste davvero questo confine così netto?
Non si tratta di metterla in un confine piuttosto che nell’altro. È una competenza che sta bene in entrambe le categorie. Qui metto in campo una considerazione personale: quando penso alla competenza linguistica e se dovessi assegnarle un colore, le assegnerei il colore ROSA. Il colore rosa simboleggia la capacità di aprirsi verso il prossimo, la facilità di entrare in contatto con le persone. A volte è definito come chiarezza, trasparenza, risoluzione, avere la speranza che si arrivi presto ad una soluzione conflittuale.
È proprio così: quando parliamo la stessa lingua, costruiamo la base di un rapporto fatto di fiducia.
I vantaggi della connessione
Se parliamo quella lingua straniera ci connettiamo con meno interferenze, meno difficoltà, la capacità di comunicazione è migliore coi colleghi e capi che si trovano in un altro paese.
Il nostro confronto migliora, anche la comprensione, aumenta la fiducia, aumenta l’engagement, il contatto e la relazione con l’altro sono di qualità.
In altre parole, le distanze si riducono e le frontiere si aprono sempre più.
“Chi ha linguaggio, ha il mondo.”
(Hans-Georg Gadamer)
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